L’economia austriaca come solida base di investimento aziendale

Con la recessione economica e finanziaria che ha colpito l’Italia, non sono poche quelle aziende che hanno deciso di trasferire la propria sede o semplicemente ampliare il proprio business con l’apertura di una nuova sede in un paese estero per far fronte proprio alle crescenti difficoltà economiche.

Uno dei Paesi maggiormente apprezzati per via della fiorente economia è sicuramente l’Austria.

Grazie ad un sistema governativo solido e ben funzionante, i servizi che vengono offerti sono altamente efficienti e non solo, basti pensare che il PIL pro capite si trova tra i primi 15 al mondo, superando la stessa Germania, per non parlare poi del tasso di disoccupazione in quanto è molto basso.

Ovviamente bisogna analizzare bene quali siano i settori sui quali bisogna puntare per riuscire ad ottenere anche un incremento da un punto di vista non solo produttivo ma anche e soprattutto economico.

Partiamo immediatamente dal presupposto che l’economia austriaca si basa su sistemi di produzione altamente qualificati, per cui i settori in cui vi è un’attenzione maggiore e soprattutto anche una crescente richiesta di manodopera di manodopera sono:

  • meccanici,
  • ottici,
  • chimici.

Tuttavia, stando ad alcune recenti ricerche eseguite è stato dimostrato come il settore turistico sia in continua e rapida ascesa, quindi anche chi gestisce agenzie turistiche, può trovare in Austria terreno fertile.

Per poter avviare una nuova sede in Austria, si dovrà fare attenzione a seguire determinati step in modo da non incappare in possibili multe: ecco perché diventa necessario rivolgersi ad appositi uffici governativi come ABA-Invest in Austria, da sempre in prima linea nel supportare le varie aziende italiane nel seguire il giusto iter burocratico.

Un elemento non da poco conto da tener presente quando si decide di voler ampliare il proprio business all’estero è dato dal limite che potrebbe rappresentare la lingua del luogo scelto, in questo caso il tedesco: ecco perché numerosi sono i corsi gratuiti che vengono offerti proprio per aiutare ad imparare presto e facilmente questa lingua.

Non bisogna inoltre dimenticare che bisogna essere già residenti in Austria perché in caso contrario, la richiesta potrebbe essere respinta.

Invece, dal punto di vista del lavoratore, non è necessario conoscere obbligatoriamente il tedesco:

  • nel settore della ristorazione presso un locale gestito da italiani. Il lavoro si può già trovare dall’Italia, basta consultare gli annunci che quotidianamente vengono pubblicati sul sito AMS (centro impiego austriaco), Facebook, oppure andando direttamente su Internet e digitando “ristoranti italiani in Austria” si potrà trovare proprio quello che si sta ricercando. Molti titolari offrono altresì affitto e alloggio e alcuni richiedono una conoscenza della lingua tedesca basilare;
  • lavoro presso le grandi aziende internazionali: molte di esse necessitano che il candidato conosca perfettamente la lingua inglese anziché tedesca. Avendo delle abilità professionali non sarà difficile riuscire nel proprio intento;
  • lavorare presso call center: ci sono aziende che hanno bisogno di persone di madrelingua italiana per offrire supporto o informazioni di vario genere;
  • lavori di bassa qualifica come operaio, lavapiatti.

In tutti gli altri casi invece è doveroso conoscere la lingua.

Tuttavia nei settori di bassa qualifica, la concorrenza è spietata.

Basti pensare che turchi e ucraini per poter entrare in Austria necessitano di un visto di ingresso perché il loro Paese di appartenenza non fa parte dell’UE.

Quindi, per riuscire ad ottenere tale documento devono studiare il tedesco: diventa chiaro che, chi conosce la lingua sarà maggiormente favorito.