Canapa: una pianta dalle mille risorse!

I benefici del consumo di semi di canapa

L’interesse crescente negli ultimi anni nei confronti della cannabis è solo il culmine di una lunga battaglia. È stata sostenuta da chi da sempre ha coltivato questa pianta per tradizione locale e familiare da un lato e dall’altro dai ricercatori.

Questi ultimi hanno scoperto quali molecole, oltre al THC, sono contenute nei suoi oli essenziali. In particolare il CBD o cannabidiolo è molto usato come miorilassante e per terapie contro stress e ansia.

La canapa è una delle piante più addomesticate, per la facilità di coltivazione, anche su terreni particolarmente ostili come quelli sabbiosi e fangosi, dove era difficile praticare un’agricoltura proficua.

I suoi semi e le lunghe fibre tessili, oltre che i fiori, sono i motivi principali per cui la canapa è tornata in auge. Si può tranquillamente coltivarla anche in casa, perché generalmente richiede poca manutenzione e poche attenzioni, si adatta facilmente alle condizioni climatiche e non esige un particolare terreno per la sua crescita. Approfondiamo insieme le caratteristiche peculiari dei prodotti che si realizzano lavorandola.

La cannabis

In realtà la canapa che produce THC, la famosa marijuana e quella per farci fibre tessili sono esattamente la stessa pianta, o meglio, si tratta di varietà differenti di cannabis, selezionate per dimensioni, quantità di prodotto come semi o densità di principi attivi.

Proprio grazie alla versatilità e alla facilità di ibridazione delle piante di cannabis è stato possibile reintrodurla come coltivazione ordinaria e perfettamente legale.

Il lavoro è stato fatto selezionando le cultivar specifiche da fiori e quelle per la produzione tradizionale di piante grandi. Le seconde in grado di produrre fibre tessili lunghe ed estremamente robuste, adatte per l’uso industriale, mentre le prime, più piccole, sono da seme.

Di fatto il motivo principale per il quale la cannabis è così tanto diffusa nel mondo non è “lo sballo” legato al THC, che nelle coltivazioni non selezionate ha livelli decisamente bassi, ma la produzione di materia prima e cibo.

La cannabis può essere facilmente spinta ad esprimere le sue proprietà nel giro di poche generazioni, ma le perde altrettanto rapidamente se non viene curata e ibridata, essendo una pianta stagionale.

La canapa è sempre stata una pianta destinata alla produzione di semi per alimentazione umana ed animale e le selezioni attualmente in commercio sono anche disponibili per questo tipo di raccolti per via delle importanti proprietà che presentano.

I semi della canapa

La loro caratteristica principale è quella di essere sementi altamente proteiche, ma che seccate si possono ridurre ad una farina piuttosto densa e con un buon sapore, che grazie ai processi di lavorazione perde gran parte della componente resinosa e diventa più adatta al consumo in prodotti dolciari e da forno.

È una farina completamente priva di glutine e che presenta una buona lavorabilità, anche se non lievita particolarmente, a causa del basso tenore di zuccheri presenti, ma che si può utilizzare per tantissimi prodotti, sia dolci che salati.

Può essere consumata in purezza oppure addizionandola ad altre farine con proprietà diverse per ottenere pane e biscotti dal gusto particolare, molto nutrienti e ricchi di sali minerali, adatti anche per chi è celiaco o presenta problemi alimentari.

Inoltre i semi della canapa si possono consumare, crudi o anche tostati, per questioni organolettiche, mescolati direttamente dentro gli impasti oppure con yogurt insieme al muesli.

Sono particolarmente indicati per le diete a regime vegano, perché da un lato abbassano il contributo di carboidrati che molto spesso è difficile da controllare. Dall’altro forniscono proteine di elevata qualità, oltre che una vasta gamma di vitamine indispensabili per la salute muscolare e delle ossa, in particolare se gustati crudi.

Si può anche produrre una birra speciale con i semi di canapa, secondo un procedimento di fermentazione del tutto analogo a quello classico, ma senza bisogno del luppolo.

Il CBD

Fino a qualche anno fa la ricerca era volta principalmente alla produzione di prodotti che contenessero solo alte concentrazioni di una sostanza: il THC; motivo per il quale la cannabis è stata automaticamente associata allo sballo e messa al bando dalla maggior parte degli Stati. Poi è stata scoperta una molecola differente, il cannabidiolo o CBD che presenta proprietà molto interessanti.

Abbattere la concentrazione di tetraidrocannabinolo e far salire quella di CBD è stato relativamente facile per gli esperti di ibridazione e coltivazione indoor.

Il risultato è che adesso la canapa legale viene principalmente coltivata per la produzione di questa sostanza, un miorilassante e un principio attivo capace di ridurre i livelli di stress e contrastare problemi del sonno in maniera efficace e senza controindicazioni.

Molte delle varietà destinate all’alimentazione presentano tenori relativamente alti di cannabidiolo nei semi e questo ha risvolti positivi perché una delle proprietà più importanti di questa molecola è il risveglio dell’appetito.

Vantaggi dei semi

Anche se in molti hanno ha parlato dei semi di cannabis come se fossero la panacea e la soluzione per tutti i mali, si tratta solo di una mezza verità, ma vale la pena approfondire l’argomento perché un fondo effettivamente c’è.

Come già detto i semi di cannabis favoriscono l’appetito grazie alle proprietà dei loro oli essenziali, ma svolgono anche un ruolo importante nella gestione progressiva dei livelli di stress.

A differenza dei farmaci che si assumono e fanno il loro effetto per un breve periodo, spesso con efficacia con un picco improvviso e un lento calo molto complesso delle prestazioni, con un normale uso alimentare dei semi di canapa la questione è meno traumatica e l’efficacia prolungata.

Usare sistematicamente questo ingrediente, sotto forma di farina, olio oppure interi, introduce costantemente piccoli livelli di CBD nell’organismo, favorendo progressivamente un rientro verso la normalità.

Infatti la componente miorilassante aiuta a gestire lo stress in maniera indiretta, consentendo ad esempio un riposo prolungato durante il sonno e un livellamento delle reazioni a fronte di situazioni estreme.

La riduzione dei dolori muscolari e il ritorno dell’appetito sono un’altra componente che contribuisce al miglioramento della situazione generale.

Inoltre i semi di canapa sono altamente digeribili anche per chi ha problemi e contengono principi attivi che favoriscono le normali funzioni dell’intestino.

Aiutano le mucose a regolare la propria produzione enzimatica, in particolare quella dello stomaco, dove la cannabis svolge una funzione tampone per l’acidità.

Coltivare con sicurezza

La coltivazione è possibile sia indoor che outdoor, ma bisogna partire da sementi selezionate, per evitare di ritrovarsi tutto il raccolto sequestrato e di dover spiegare alle autorità come sono andate le cose.

Rivolgersi a grossi portali certificati come Sensoryseeds.it è una garanzia di sicurezza, perché si riforniscono da canapai di qualità, in grado di garantire che i limiti legali per le concentrazioni siano stati rispettati in maniera scrupolosa durante le fasi di selezione delle piante madre.

Quindi i prodotti, anche quelli secondari come la birra fatta con i semi, si mantengono ben al di sotto dei livelli previsti dalle normative.